domenica 14 giugno 2009

Prostrão (Rio de Janeiro)

Prostrão è un locale appena aperto, che mi è stato consigliato da un amico brasiliano. Entrando resto immediatamente stupefatto dalla cordialità con cui vengo accolto dal gestore, il signor Agostinho Prostrão: il suo viso si allarga in un enorme e genuino sorriso mentre sfregandosi le mani corre letteralmente ad accogliermi: "Benvenuto, benvenuto, benvenuto, lei avrà il nostro tavolo migliore, siamo veramente felici di averla qui stasera!", mi dice, e non stento a credergli. A parte me, il locale è vuoto.

Scelgo un vino rosso locale ed un piatto di espadarte grelhado. Squisito, davvero squisito, è il verdetto immediato: è freschissimo, ed accompagnato da pomodorini e lattuga di prima qualità è davvero una festa per il palato. La signora Prostrão esce dalla cucina, viene a salutarmi cordialmente, e mi chiede con un gran sorriso se mi piace, o se per caso preferirei che me lo ricucinasse, magari un po' meno cotto. "No, no, è perfetto", le dico davvero sorpreso, ed il marito la intercetta: "Mafalda, lascia stare il signore, non vedi che è a posto?" e aggiunge poi verso di me "se gradisce meno compagnia, basta che me lo faccia sapere". Gli rispondo che va benissimo, e non dev'essere la risposta giusta, perché lui assume aria umiliata e mi ribatte "Scusi infinitamente, forse preferisce più compagnia... posso far venire qui mio cugino, è un ottimo conversatore!". A questo punto sono davvero confuso, e tento di confortarlo dicendogli che davvero, va tutto benissimo, il pesce spada è il migliore che abbia mai mangiato e loor sono persone deliziose! Sembra finalmente rilassarsi, e mi lascia solo a finire un dessert anch'esso squisito, una variazione leggera dei Brigadeiros.

Chiedo il conto e Agostinho mi presenta una cifra irrisoria. "Forse è troppo caro?" dice immediatamente quando mi vede stupito. "No, anzi", ribatto. "Se preferisce glie lo alzo un po'" dice lui, e finisce che gli pago qualcosa in più solo per non vederlo preoccupato. Mi accompagna poi all'uscita del locale, ancora vuoto. "La aspettiamo domani, allora" mi dice sulla porta.

"Domani torno a casa", rispondo davvero triste, ripensando all'eccellente pesce spada "ma le prometto che appena ripasso da Rio, torno da lei".

"Non ce n'e' bisogno" mi dice il signor Prostrão "se mi dice dove abita, traslochiamo noi dalle sue parti!"

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