venerdì 12 giugno 2009

Ksenofobya (Mosca)

Ksenofobya, uno dei più rinomati ristoranti di Mosca, si propone da sempre di servire unicamente prodotti del paniere locale, cucinati da cuochi locali, e serviti da camerieri locali.

La formula ha funzionato per anni sotto la vecchia gestione della famiglia Kachaviavich, perchè era ben noto che qualche infrazione alla regola si poteva concedere: un po' d'olio di oliva greco, il pesce di Archangelsk, un cuoco Georgiano. Ma quando Alexey Kachamiavich lasciò il posto nel 1994 a Boris Gheziov, tutto questo divenne dal giorno alla notte inammissibile. Boris, un rubizzo moscovita DOC, cominciò a buttar via tutti i prodotti che non fossero rigorosamente moscoviti e licenziò chiunque venisse dai quartieri a sud del Moscova.

Il risultato fu una paranoia crescente tra il personale: il cavolo che mettevi nel borsch era davvero delle campagne di Mosca? Eri forse uscito con una di San Pietroburgo l'altro ieri? Chi era quel nuovo cliente? Uno di Odinstovo? O magari *gasp* un Ucraino? I camerieri cominciarono a rinfacciarsi presunti problemi di xenofilia gettando via indifferentemente prodotti del paniere e non, mentre i cuochi se ne andavano uno dopo l'altro: non c'era più la tensione alla purezza di una volta, dicevano alcuni. Era tutto eccessivamente teso alla purezza, dicevano altri.

Ed è così che, se andate oggi a mangiare da Ksenofobya, l'unica cosa che troverete sul menù è una frittata, fatta con le uova deposte dai polli che Boris Gheziov stesso alleva direttamente nel ristorante, e cucinata direttamente da lui.

Giudizio: 0.0

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