Stranissimo vino, questo Collana di Papi 2009. Un cannonau rosso rubino dall'ottima consistenza e dal leggero sentore di mirto e soldi sonanti, viene recapitato a pochi fortunati direttamente su voli di stato. Sembra ottimo per i brindisi con persone che ti devono dei favori (specialmente apprezzati gli ex piduisiti o i sedicenti autisti di Craxi), ma tiene il gusto troppo poco: il tempo di una fotografia, e poi la palatabilità si rovina subito.
Quando abbiamo contattato le cantine per verificare se il gusto di tappo fosse normale, abbiamo ricevuto dal rappresentante delle Cantine Evelina risposte contradditorie: "sono stato interpretato male" è stata la prima, seguita a ruota da "non ho mai conosciuto quel vino, l'ho prodotto solo per caso dato che passavo vicino alla vigna" (ipotesi smentita dal fatto che la vigna è di proprietà della famiglia da più di 200 anni), per poi passare a "è una congiura, una trappola della stampa" e finire con "giuro sulla testa dei miei figli, quel vino non so che cosa sia".
In ogni caso, tra le risposte evasive non è stato possibile capire il problema: forse le sue uve vengono colte troppo, troppo giovani?
Voto: No.
giovedì 11 giugno 2009
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