martedì 12 maggio 2009

OrganiX (catena)

Organix, catena presente in circa 250 città e molto apprezzata dalle frange estremiste degli ecologisti si propone al pubblico con una mission ambiziosa: dare da mangiare a tutti con impatto ecologico zero.

Non solo i fornelli sono solari e le cucine superefficienti, ma seguendo l'antico adagio "dalla merda nascono i fiori, dai diamanti non cresce niente", lo staff di OrganiX si ingegna ogni giorno in quella che la cartella stampa chiama "scavenging cuisine" (cucina di ricerca nel senso di "rastrellamento"). E' quindi spettacolo usuale vedere nei dintorni dei ristoranti OrganiX gli "chef" che si accalcano intorno ai ribaltabili delle aziende locali di smaltimento e ai cassonetti, alla ricerca di materie prime.

Il risultato? Discutibile, ma non certo cattivo: i cannelloni ai sette pattumi (sic nel menù in inglese) sono sfiziosi e gustosi al punto giusto, il mushburger with cheese non è certo peggiore degli altri hamburger in circolazione, e il patè de viande pourri succoso, anche se con un leggero retrogusto di marcio. Interessanti i dolci: apple peels and pear cores è sicuramente il mio favorito.

Chiaro, niente di particolare - anche i piatti più elaborati, come il McRubbish e i famosi Topi Fritti sono sempre paragonabili al massimo con gli altri cibi da fast food... uscendo però dal confronto molto spesso vincitori. Dove non riesce la cucina chimica riesce apparentemente quindi la cucina di recupero, e si esce da OrganiX con un dubbio lacerante: il trash food ha finalmente trovato la sua più alta e nobile espressione, oppure mi hanno fregato come un cretino?

Giudizio: *

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